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Il chakra della radice è il primo portale che incontriamo nel nostro viaggio con i chakra. Per accedere al nostro potenziale dobbiamo risvegliare l’energia kundalini, che dalla base della spina dorsale ascende a spirale fino a raggiungere la sommità della testa, risvegliando al suo passaggio il potenziale di ogni chakra.

L’energia kundalini è spesso dormiente e rimane in prossimità del primo chakra. Quando connettiamo con Muladhara, mettiamo le fondamenta che permettono all’energia kundalini di salire fino a Sahasrara, il chakra della corona. Senza queste fondamenta del primo chakra, l’energia kundalini non può andare lontano, poiché non ha la direzione, né la stabilità necessaria per elevarsi. 

Il ruolo principale di Muladhara è proprio quello di radicarci. Il chakra della radice infatti, simbolizza la nostra connessione con la terra e con il mondo materiale, con tutto ciò che è solido e tangibile. Muladhara è fisicamente connesso con gli organi di eliminazione, con le gambe e con i piedi. A un livello più profondo è associato alla capacità di lasciare andare e all’abilità di stare coi piedi per terra. 

Quando il primo chakra è in equilibrio ci sentiamo radicati, coraggiosi e al sicuro in ogni situazione. Accettiamo completamente noi stessi, il nostro corpo e il dono della vita. È facile provvedere per i nostri bisogni materiali e diventiamo come dei magneti che attraggono abbondanza di ogni tipo. Ci fidiamo della vita stessa e riusciamo a rimanere presenti e radicati in ogni situazione perché il nostro senso di sicurezza non dipende da situazioni esterne.

Qui inizia anche la guarigione del nostro bambino interiore, poiché per sentirci al sicuro da adulti dobbiamo sentirci al sicuro da bambini. Se non siamo cresciuti sentendoci al sicuro da bambini, da grandi inizieremo la nostra guarigione proprio dal primo chakra.

Quando il chakra della radice è in disequilibrio, possono esserci due manifestazioni di questo squilibrio. Da un lato, possiamo sentirci confusi, disorientati, fuori luogo e sempre in lotta per la sopravvivenza. Ci manca la terra sotto i piedi e tendiamo a rifugiarci nei pensieri e nelle storie della mente, evitando così di rimanere presenti. 

Oppure possiamo sentirci troppo attaccati alle cose, come ad esempio alla nostra routine, ai nostri averi, al nostro partner o al nostro lavoro. Spesso resta difficile fare dei cambiamenti e in generale lasciare andare ciò che non ci serve più, che sia esso fisico, emotivo, mentale o energetico.

Nome: Muladhara (Radice)

Funzione: Sopravvivenza ~ Radicamento 

Identità: Fisica

Scopo: Sicurezza e Supporto

Stadio di Sviluppo: dal concepimento ai 12 mesi 

Colore: Rosso 

Elemento: Terra 

Stato Energetico: Solido 

Senso: Olfatto 

Metallo: Piombo 

Posizione Fisica: Base della Spina Dorsale, Area del Perineo 

Altre Parti del Corpo: Organi di Eliminazione, Gambe, Piedi, Ossa

Ghiandole: Surrenali 

Parola Chiave: Io Esisto ~ Io Sono

Lezione: Auto Preservazione

Sfida: Paura

Qualità: Abbondanza, Accettazione, Fiducia, Lealtà, Pazienza, Prosperità, Resistenza, Stabilità, Vitalità

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