Come sapete dai vari social, sto facendo un teacher training di Yoga molto bello e intenso. C’è tanto da studiare, compiti da fare, pratiche e video da seguire. Sono molto grata di aver deciso di fare questo percorso che pensavo di dover rimandare a l’anno prossimo o ad un futuro prossimo. Ho scelto la mia insegnante e con lei voglio formarmi. Di nuovo.
Sì perché condivido già gli insegnamenti dal 2014 ormai, ma come sapete non si finisce davvero mai di imparare e grazie a questo training che si chiama Radiant Body Yoga, avrò la possibilità di insegnarvi tecniche uniche e con uno stile di insegnamento davvero speciale. Nel 2022 inizierò già ad incorporare questi nuovi insegnamenti nelle Sadhana e nelle varie Masterclass/Lezioni che proporremo.
Ci tenevo a dirvi questo perché voglio farvi partecipi di un grande capitolo della mia vita in questo momento. Un momento di letargo dove la natura inizia a riposare, dove i ristoranti e attività dell’isola si preparano per chiudere e riaprire a primavera inoltrata e dove anche noi ci prepariamo ad entrare all’interno di noi. Sapete più studio e pratico, più comprendo quanta strada c’è ancora da fare! Quanti gli schemi, quanti i traumi, quanti i condizionamenti che ci portiamo addosso. Quanto di quello che dici e fai sei tu? Quanto di quello che pensi di essere, sei tu in realtà? Forse non ce ne rendiamo conto ma siamo il prodotto di ciò che abbiamo vissuto, fatto e anche mangiato, più di quanto ci piacerebbe ammettere.
E alcuni di noi sono felici così, alcuni di noi hanno una missione differente dal voler entrare dentro di sé, in quegli angoli chiusi a fare luce e scoprire l’essenza più pura e nuda, quella che splende al di là di ogni condizionamento. E va bene così. Ci vuole molto lavoro per domare la mente completa-mente, per raggiungere l’unione completa e continua con il divino. Ci vuole molto lavoro per vedere oltre le sue fluttuazioni, oltre le illusioni, oltre le storie che ci propone e risplendere al 100% quella verità divina.
Non so se questo sarà il mio destino, ma è sicuramente la mia strada. Sento che il mondo esterno non ha così tanto da offrirmi, come se avessi esaurito in qualche modo l’attaccamento verso il parco giochi della vita, perché a volte mi sembra fatto solo di ombre. Ombre di un qualcosa che so essere in un altro luogo, dentro di me. Gioisco dei piaceri della vita quando ci sono, ma sento di aver bisogno di altro, che vivere solo di quello non mi soddisfa e non mi ha mai soddisfatta pienamente.
Quindi approfitto del ciclo naturale della vita per entrare in me e fare dolci scoperte. Dolci perché ogni incontro con il divino, con quella essenza che c’è in ognuno di noi, con quel bagliore di luce e amore, è sempre dolcissimo. E ogni volta che si fa esperienza del divino si cambia e si torna un pò più consapevoli, un pò più veri.
Questo è lo scopo della meditazione. Che sia per diventare uno yogi o per ambire ad esserlo, meditiamo per fare esperienza del divino perché ogni volta che ci immergiamo in esso, ogni volta che riusciamo a scorgerlo, anche solo per un attimo, l’incontro con quella frequenza ci cambia per sempre. E non c’è nulla di più magico e più dolce. Vi auguro quindi un nuovo ciclo di letargo interiore e dolci scoperte.
Se vuoi fare esperienza del divino insieme a noi, partecipa alla Sadhana del 4 Novembre, dedicata a ritrovare questa connessione, lavora su tutti i chakra e sul risveglio della Kundalini.