Il concetto di Karma e Dharma ha origini antichissime. Esso ha radici in alcune delle più antiche religioni, come il Jainismo, il Buddhismo, l’Induismo e il Sikhismo. Il Karma viene spesso considerato il risultato del nostro codice di condotta morale e spirituale. Ad esempio, rispettando il prossimo, la nostra cortesia ci verrà restituita in diverse forme e con diversi effetti positivi sulla nostra vita.
Il Karma nella Cultura Occidentale
Il concetto del Karma e del Dharma vengono spesso associati a questo meccanismo, ossia il bene che facciamo ci ritorna e così anche il male. Tuttavia questa è una semplificazione di un equilibrio universale che avvolge la nostra intera esistenza e che ci aiuta a crescere spiritualmente.
Infatti il fraintendimento di questa legge fondamentale della natura ha introdotto il concetto di Karma (quantomeno nella cultura occidentale) come un vendicatore invisibile. Esso punisce i cattivi soddisfacendo il nostro desiderio di giustizia senza farci sporcare le mani.
Molti di voi già sanno che questo non ha niente a che fare con il Karma, in quanto la comprensione della sua esistenza non ha alcun vantaggio per noi al di fuori di ciò che possiamo fare nella nostra vita in relazione ad esso.
Di conseguenza non dovrebbe nemmeno interessarci la relazione delle altre persone con il proprio Karma. Sta all’individuo stesso comprendere le conseguenze delle proprie azioni e imparare ad agire con consapevolezza.
Altre volte il Karma viene considerato un sinonimo di sfortuna. Ma anche in questo caso non ha nulla a che vedere con essa. Il Karma è creato da noi stessi, dalle nostre azioni e dai nostri pensieri, per questo motivo è importante ricordarci che non ne siamo mai vittime ma autori.
Karma e Dharma
Ma allora che cosa sono Karma e Dharma e come si relazionano tra loro? C’è un modo semplice, pratico e funzionale per comprendere il significato di questi due principi universali e dell’equilibrio che stabiliscono nella nostra vita.
Possiamo immaginare il Karma come il punto in cui ci troviamo, il nostro fato, la somma delle nostre intenzioni e la conseguenza delle nostre azioni passate. Il Dharma invece è dove vogliamo arrivare, il nostro destino, il percorso che nel nostro cuore sappiamo essere giusto e in armonia con l’intero universo.
Quando ci troviamo in una situazione problematica è più facile rendersi conto del disequilibrio tra i due principi di Karma e Dharma, poiché spesso tali situazioni sono generate da azioni che nascono da uno stato di negatività e che portano conseguenze indesiderate nella nostra vita.
Agendo con integrità e seguendo la via del Dharma evitiamo di generare problematiche che ci allontanano dai nostri obiettivi e che rendono la nostra realizzazione più difficile. Le azioni del mondo esterno non ha nessuna influenza sul nostro Karma e Dharma, in quanto essi sono il risultato delle scelte che facciamo a prescindere dalla situazione in cui siamo.
Quando agiamo con avidità, egoismo e rancore è più probabile creare delle situazioni con le quali dovremo avere ripetutamente a che fare fino alla loro risoluzione. Quando agiamo con umiltà, devozione e compassione abbiamo modo di risolvere le situazioni irrisolte che ci trasciniamo con fatica nella nostra vita. Questo ci avvicina ad uno stato di serenità e realizzazione, che ci aiuta a vivere meglio con noi stessi e con gli altri.
Passato e Futuro
Nonostante le nostre vite passate e l’essenza stessa della nostra anima influiscano sul nostro Karma e Dharma, l’ossessione verso quest’ultime può rivelarsi spesso controproducente. Innanzitutto, quando ci rendiamo conto che il punto in cui siamo è stato determinato da azioni che non ci ricordiamo nemmeno di aver compiuto è facile sprofondare in un senso di impotenza verso il nostro destino.
Per questo motivo è importante praticare ogni giorno una disciplina che aiuta a stare nel presente, poiché è lì che abbiamo il potere di cambiare le cose. Concentrandoci sul nostro presente possiamo individuare il percorso del nostro Dharma. Così possiamo iniziare a fare ciò che è giusto e favorevole alla nostra realizzazione individuale e spirituale.
La pratica spirituale quotidiana si chiama Sadhana e quando viene fatta con amore e devozione ci aiuta ad elevarci verso la via del Dharma. Questo momento di allineamento quotidiano ci permette di prendere consapevolezza delle nostre intenzioni e di lasciare andare tutto ciò che non ci aiuta a vivere in armonia con il mondo che ci circonda. In questo modo possiamo vivere le nostre giornate con presenza e motivazione, senza cedere alle nostre debolezze e compiere azioni che possono generare conseguenze spiacevoli per noi stessi.
Come ogni percorso, quello del Dharma è fatto di tanti piccoli passi e semplici gesti amorevoli eseguiti con costanza giorno per giorno. Dedicandoci a ciò che amiamo ci mettiamo al servizio del mondo, sia che si tratti della nostra famiglia, del nostro lavoro o della nostra comunità. Mettendoci al servizio dell’umanità risvegliamo la nostra essenza divina e ripuliamo la nostra vita da ogni negatività, per proiettarci con amore in un futuro luminoso.
Ripulire il Karma
Nel Kundalini Yoga c’è una meditazione molto potente per aiutarci a risolvere il nostro Karma e ripulire il nostro subconscio dai nostri pensieri negativi. Questa meditazione, che trovi qui sotto, dura solo 11 minuti e ci aiuta a prendere le redini del nostro destino rimuovendo ogni ostacolo sul nostro cammino. Praticandola tutti i giorni possiamo ritrovare noi stessi e procedere con coraggio sulla strada del nostro Dharma.
2 risposte
Salve, in questo articolo (differenza tra karma e dharma) verso la fine c’è un riferimento alla meditazione kundalini per risolvere il karma che dura 11 min. Ma nn trovo nulla dopo l’art., dove posso trovarla?
Ciao Luigi! Grazie per averci scritto, in effetti mancava il link alla meditazione, grazie per avercelo fatto notare. Ora abbiamo aggiornato la pagina e puoi trovarlo sotto l’articolo. 😇🙏✨