La meditazione è un termine che viene utilizzato per descrivere una pratica che ci permette di raggiungere un preciso stato mentale. La meditazione infatti è alla base di quasi tutte le religioni antiche e pratiche spirituali che mirano all’elevazione dell’essere umano, diffuse in tutto il mondo. La meditazione non è una religione in sé, ma una scienza spirituale con dei risultati tangibili che possono essere verificati e misurati.
Meditare significa utilizzare delle tecniche specifiche per conoscere e domare la mente, raggiungere un elevato stato di consapevolezza e una profonda comprensione di noi stessi e del mondo che ci circonda. La meditazione è la bussola che usiamo per navigare attraverso gli infiniti livelli di noi stessi, per ritirarci nel nostro mondo interiore, per imparare ad ascoltare e ad ascoltarci.
In questo processo di introspezione la nostra mente si rilassa, permettendo alle nostre capacità sensoriali e intuitive di espandersi e di connettersi con la mente universale da cui siamo in grado di ottenere tutte le risposte che cerchiamo. Meditare non vuol dire non pensare, poiché l’assenza di pensieri è impossibile. Yogi Bhajan, maestro di Kundalini Yoga, diceva che nel tempo che noi impieghiamo a fare un battito d’occhio, la mente ha già prodotto 1000 pensieri. È inutile quindi sforzarsi di non pensare.
La meditazione ci permette invece di raggiungere uno stato ricettivo, nel quale siamo in grado di percepire la dimensione cosmica di cui siamo parte fondamentale e di trascendere la ristretta visione materiale che abbiamo di noi stessi per ritrovare il benessere.
“Se ascolti attentamente percepirai il battito dell’Universo. Sentirai il suo ritmo. Segui questo ritmo. Ti conduce alla felicità. La meditazione è la chiave.” Buddha
Osservare il nostro mondo interiore
Quando meditiamo accade qualcosa di meraviglioso: impariamo a creare spazio, così da rimanere distaccati quando un pensiero attraversa la nostra mente. Siamo capaci di osservarlo e di realizzare che non ci appartiene a meno che non decidiamo di identificarci con esso. Questo succede quando la nostra mente neutrale è attiva e la nostra mente neutrale si attiva con la meditazione.
Se non ci è stato insegnato fin da piccoli a domare la nostra mente, diventa sempre più difficile con il passare degli anni lasciar andare i pensieri che ci rendono irrequieti ed ansiosi. Così diventiamo vittime di essi e del nostro subconscio, rinunciando al nostro illimitato potere creativo. Il subconscio controlla gran parte delle nostre azioni ed è la parte che andiamo a ripulire quando meditiamo.
Tutti quei pensieri distorti, arrabbiati, impauriti che vivono nel nostro subconscio e che inconsapevolmente guidano le nostre azioni quotidiane, con la meditazione diventano consapevoli, ossia vengono osservati da uno spazio neutrale e quindi processati. Con la meditazione facciamo pulizia dell’indesiderato e passo dopo passo, impariamo a scegliere quali pensieri pensare e a direzionare la nostra attenzione verso ciò che desideriamo davvero armonizzare e manifestare nella nostra vita.
“La tua mente diventa un mostro quando è il tuo maestro. La mente diventa un angelo quando è il tuo servo. Tutto è nella tua mente.” Yogi Bhajan
Sadhana
Medita ogni giorno per ottenere risultati migliori. Questa pratica giornaliera è la Sadhana. Come ogni forma di allenamento, disciplina e perseveranza sono fondamentali per una reale e completa trasformazione. Se pensi di avere troppi impegni per meditare ricordati di questa storia. Quando chiesero al Dalai Lama come potesse trovare il tempo di meditare con un programma impegnativo come il suo, lui rispose semplicemente:
“Quando ho una giornata poco impegnativa, mi sveglio presto la mattina e faccio un’ora di meditazione. Invece, quando ho una giornata molto impegnativa, mi sveglio presto la mattina e faccio due ore di meditazione!” Dalai Lama