Alcune tradizioni utilizzano il turbante per motivi religiosi, altri per motivi culturali. A coloro che praticano Kundalini Yoga è raccomandato di indossare il turbante o un copricapo durante la pratica ed è suggerito di utilizzare un materiale di cotone possibilmente bianco. Ciononostante è importante ricordare che il Kundalini Yoga non è una religione o una setta e queste guide linea vengono fornite per massimizzare gli effetti della disciplina e i suoi benefici.
Yogi Bhajan sosteneva che i capelli sono vivi e che il loro scopo è di veicolare energia nel corpo umano. Poiché la pratica del Kundalini Yoga stimola la nostra sensibilità a percepire le forme più sottili dell’energia vitale del nostro essere, è importante sviluppare maggiore consapevolezza del nostro corpo per poter usare ogni sua parte in maniera più efficace.
“Durante la Sadhana, assicuratevi di coprire sempre la testa con una stoffa naturale come il cotone e tenete i capelli raccolti. Questo permetterà all’energia di scendere dal settimo chakra senza disperdersi.” Yogi Bhajan
Quando lavoriamo con l’energia Kundalini, andiamo a risvegliare un potere infinito che dorme dentro di noi ed è per questo che è importante essere ben radicati e in piena sintonia con il nostro corpo. I capelli, che secondo Yogi Bhajan rappresentano un organo di senso importantissimo, contribuiscono a connetterci con il mondo captando onde energetiche sottilissime che ci permettono di comprendere ad un livello più profondo l’ambiente energetico nel quale ci troviamo. Per questo motivo è importante proteggerli con un turbante o anche un semplice copricapo.
Perché indossarlo
L’energia Kundalini è attivata dalla forza sprigionata dal Plesso Solare e si muove verso l’alto in risposta all’energia solare che invece si muove verso il basso. Questo equilibra l’energia del corpo e mantiene uno stato generale di vitalità e benessere. Se i capelli sono lasciati sciolti o scoperti, così da essere esposti ad influenze elettromagnetiche, il naturale flusso di risveglio della Kundalini sarà ostacolato.
Il turbante invece, ci permette di avere controllo su quello che chiamiamo sesto senso, associato con l’Ajna Chakra e il Terzo Occhio. Coprendo il capo generiamo un effetto di contenimento e focus che ci permette di praticare il Kundalini Yoga o qualsiasi altro lavoro con maggiore consapevolezza. È così che siamo in grado di aumentare la nostra chiarezza mentale e assorbire ad un livello ancora più profondo i benefici della nostra pratica spirituale.
Avvolgendo un turbante intorno alla testa, creiamo inoltre una pressione costante che previene dispersioni energetiche e che incanala il flusso della Kundalini verso il settimo chakra. Ciò genera un senso di contenimento, sincronizza i due emisferi del nostro cervello e armonizza il nostro sistema neurologico. Ovviamente il beneficio è maggiore quando tutta la testa è coperta, piuttosto che solo la parte superiore.
Il colore
Ci sono diversi motivi per cui è consigliato utilizzare un turbante di cotone di colore bianco. Come abbiamo già visto, il turbante migliora la concentrazione e la prestazione fisica durante la pratica del Kundalini Yoga. Il colore bianco genera un senso di neutralità e purezza che agisce sulla psiche e sul sistema nervoso, creando un effetto visivo immediato.
Il bianco rappresenta pace, purezza, spiritualità e candore. È chiamato il colore della luce poiché riflette tutti i colori dello spettro luminoso. Gli yogi preferiscono il cotone, che è il materiale più ideale per gli indumenti perché è di origine naturale e permette al corpo di respirare.
Yogi Bhajan sosteneva inoltre che il bianco espandesse l’aura, aumentando la nostra naturale protezione contro la negatività: “I colori creano una reazione subconscia nella mente, ispirandoci e rendendoci più produttivi. I colori hanno un potente effetto sulla nostra consapevolezza.”
Un insegnante che indossa un turbante bianco genera un campo energetico di protezione intorno ai suoi studenti, amplificando ulteriormente l’energia canalizzata dal gruppo. Sebbene l’abbigliamento sia una scelta personale, quando scegliamo di vestirci con grazia, dignità, modestia ed eleganza la nostra proiezione si rafforza e diventa un sostegno che ci aiuta ad elevare la nostra consapevolezza.
Turbante tecnologico
Le proprietà meditative del turbante lo rendono un vero e proprio strumento tecnologico che ci aiuta a raggiungere un stato più profondo di rilassamento e concentrazione durante la nostra pratica di Kundalini Yoga. Grazie alla sua azione di supporto sulle ossa del cranio, il turbante ci stabilizza anche da un punto di vista fisico.
Il nostro cranio infatti, è composto da 22 ossa interconnesse da microscopiche articolazioni fibrose che si muovono costantemente anche se di pochi micromillimetri producendo un impatto sul nostro livello di calma o di ansia. I cinque, sei o sette strati di tessuto che si avvolgono intorno alle tempie e alla nuca mantengono queste ossa ferme nella stessa posizione.
Così, se posizionato in maniera corretta, il turbante agisce da stabilizzatore sulle ossa del cranio, sulla materia cerebrale, sul sistema neurologico e su tutto il nostro campo elettromagnetico.
I benefici
Il turbante copre la parte superiore della testa, che nel Kundalini Yoga è chiamato il Decimo Portale ed è il punto convergente di tutta la consapevolezza. Premendo sui meridiani del cranio permette al sangue di fluire verso la sommità della testa e genera un senso di calma, chiarezza e vitalità.
Indossare il turbante aiuta a:
- equilibrare l’Ajna Chakra, il centro della proiezione della mente e sede della coscienza umana
- stabilizzare il tessuto cerebrale e 26 parti del cervello che sono collegate al sistema nervoso e la campo elettromagnetico
- creare focus e sincronizzare i due emisferi del cervello rinforzando il sistema neurologico
- concentrarsi sul Terzo Occhio durante la meditazione
- sostenere le ossa del cranio in una posizione che promuove calma, sicurezza e concentrazione Turbanti
Ti interessa scoprire i benefici del turbante puoi provare ad indossarne uno nella tua pratica quotidiana o a lezione. L’ideale è iniziare con una lunghezza di 3 metri e una volta che si è familiari con la tecnica di avvolgimento, si può passare ad uno di 5-6 metri.
Ci sono tre tipi di materiale più comuni: Rubia, Mal Mal e Full Voile. Essi vanno rispettivamente dal più duro al più soffice, quindi per cominciare Full Voile è quello più adatto. La morbidezza del tessuto rende il turbante più facile da indossare ed è più traspirante, mentre i tessuti più spessi lo rendono più elegante ma anche più difficile da indossare.